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Le restrizioni sulle vendite online da parte di alcuni brand comportano costi extra per i consumatori italiani

Le restrizioni sulle vendite online da parte di alcuni brand comportano costi extra per i consumatori italiani

Alcune regole poco note fanno aumentare i prezzi dei prodotti, mettendo a rischio vendite e fidelizzazione dei brand

 

Milano, 5 ottobre 2016 – I consumatori italiani online costretti a sostenere costi extra quando acquistano alcuni prodotti, dai capi griffati alle cuffie, dagli utensili da cucina alla cancelleria. Sono gli effetti della platform ban, una pratica attraverso la quale alcuni marchi impediscono la vendita dei propri prodotti sui marketplace online come eBay. Tuttavia, queste restrizioni sono sconosciute alla maggior parte dei consumatori. Secondo un’indagine condotta da Toluna[1] per conto di eBay, il 77% degli acquirenti online non aveva mai sentito parlare dei platform ban. Una volta venuto a conoscenza che un’azienda applica queste restrizioni, un intervistato su 5 ha affermato di aver meno fiducia in quel brand, mentre l’85% degli utenti ha richiesto ai brand maggiore trasparenza su questo tema.

Secondo le previsioni, quest’anno il commercio elettronico in Italia genererà un volume d’affari pari a 19,3[2] miliardi di euro e la ricerca effettuata da eBay rivela che ben il 95% degli acquirenti italiani si aspetta di trovare i propri marchi preferiti sui marketplace online e il 75% si aspetta di trovare anche il prezzo più conveniente su questi siti. Infatti, solo il 6% dei rispondenti ha dichiarato che si rivolgerebbe direttamente al produttore per trovare il miglior prezzo.

La ricerca di eBay, inoltre, rivela che il prezzo continua a essere la prima priorità per gli acquirenti italiani – il 97% degli acquirenti, infatti, lo ha menzionato fra le loro prime tre priorità mentre la vastità della scelta (49%) e la convenienza (48%) sono gli altri fattori importanti.

I consumatori vogliono trovare i marchi che amano al miglior prezzo tramite marketplace online convenienti. I nostri venditori ci hanno informato che le restrizioni sulle vendite online consentono ai marchi di mantenere i prezzi alti in maniera artificiale, limitare la scelta dei consumatori e che potrebbero anche violare le normative dell’Unione Europea sulla concorrenza. Ora che la Commissione Europea sta portando avanti un’inchiesta su questa pratica, noi vogliamo informare gli utenti italiani sulle restrizioni e mostrare loro che questa pratica non risponde a un loro interesse ma anzi ha dei costi aggiuntivi” ha dichiarato Paul Todd, Senior Vice President eBay.

Informazioni su eBay

eBay (NASDAQ: EBAY) è, nel mondo, il mercato più dinamico che permette di concludere  grandi affari e scoprire una selezione unica di prodotti. eBay connette milioni di venditori e acquirenti in tutto il mondo, creando per le persone innumerevoli opportunità attraverso il Connected Commerce. La nostra visione è quella di vedere eBay come il luogo per eccellenza dove fare acquisti perché la nostra offerta di prodotti, supportata da una piattaforma di vendita semplice e redditizia, è la più completa e la più rilevante. Siamo dei partner e mai dei concorrenti per i nostri venditori; creiamo rapporti più solidi tra venditori e acquirenti attraverso esperienze di prodotto veloci,  sicure e su qualsiasi dispositivo mobile. Oggi, mentre celebriamo il nostro 20esimo anniversario, siamo entusiasti di mettere in contatto venditori e acquirenti esattamente come lo eravamo quando abbiamo fondato l’azienda nel 1995.  Per ulteriori informazioni, consultate ebayinc.com.

eBay – Ufficio Stampa                        
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Matteo Martone: mmartone@apcoworldwide.com (m) +39 342 9282392            
Lea Ricciardi: lricciardi@apcoworldwide.com (m) +39 335 6672892



[1] La ricerca è stata condotta da Toluna, società specializzata in digital marketing research, su 1000 consumatori italiani che acquistano online almeno una volta al mese.

[2] Secondo Netcomm, l’associazione Italiana dell’eCommerce http://ecommercenews.eu/ecommerce-italy-reach-19-3-billion-2016/